Maria Teresa Infante La Marca

Chi racconterà il mio domani

Una raccolta poetica in cui l’Autore esprime tutta la sua capacità di guardarsi intorno con stupore, cercando uno scandaglio dentro di sé per cogliervi quei fermenti che animano il suo “universo” e dare voce alle sue emozioni

Riordino la libreria e un volume occhieggia dai ripiani. Lo apro, mi soffermo sulla dedica “A Maria Teresa (…) nella lettura di questi umili versi” – 5 agosto 2019.
Il volume è la raccolta di poesie di Duilio Paiano Chi racconterà il mio domani… Edizioni del Rosone, F. Marasca.
Nulla avviene a caso, ogni cosa conosce il tempo del suo accadimento se oggi è bastata una dedica o meglio un aggettivo “umile”, quasi a capo chino, a inchiodarmi a una nuova lettura, più meditata e attenta.

L'ultima notte

Il nuovo noir di Giuseppe Scaglione, ambientato in una Bari affarista, dove la criminalità e corruzione sono infiltrate nella società civile.
Un romanzo coinvolgente, sapientemente intrigante, dalla trama originale ed articolata per illuminare zone d’ombra che per molti è comodo ignorare

Bisogna completare la lettura, restare in bilico sulle ultime righe della narrazione per comprendere che il titolo L’ultima notte va ben oltre una tradizionale storia poliziesca.
Un volume di 198 pagine, Les Flaneurs Edizioni, che si posiziona tra il genere letterario “poliziesco” e la “detective story” in cui il protagonista/eroe cam-peggia sulle vicende in veste di artefice, padrone del contesto in continua evoluzione.
Giuseppe Scaglione, alla sua terza pubblicazione personale – oltre le varie presenze in Antologie – ci conduce all’interno del capoluogo pugliese, sua città d’origine, per dare vita a storie dai contenuti agghiaccianti quanto reali.

Realtà nel surreale

L'arte di Giacomo De Troia; un grande artista, un grande maestro impegnato anche nel sociale

Uno stile personalissimo seppure evidente l’influsso della corrente artistica del cubismo che in seguito svilupperà in maniera del tutto autonoma, originale e da cui si differenzia, anche per quanto riguarda le tonalità, le linee, le forme, supportate da una motivata funzionalità in cui nulla è lasciato al caso.
Le sue opere, volutamente provocatorie, mirano alla denuncia di un’umanità alla deriva, frammentata dalla corruzione e dal perbenismo di facciata.
Personalità di grande sensibilità l’artista sente su di sé il grave peso delle sofferenze degli ultimi che, come magma incandescente, riversa sulla tela, in un flusso incessante.

XIII Florence Biennale 2021

L’architetto-artista Giovanni Ronzoni e dodici poetesse alla XIII Florence Biennale 2021

.
.
Il 23 ottobre 2021 a Firenze è stata inaugurata la XIII edizione Florence Biennale, Mostra internazionale di Arte contemporanea e Design, presso Fortezza da Basso.
La Biennale, aperta al pubblico fino al 31 ottobre, ospita al Padiglione Cavaniglia lo special concept curato da Fortunato D’Amico con le installazioni di oltre sessanta artisti, selezionati in chiave interdisciplinare e multiculturale con opere individuali e collettive, sul tema della mostra: Eternal Feminine - Eternal Change. Concepts of Femininity in Contemporay Art and Design.

Antologia d'autunno

Antologia d’Autunno è il terzo volume della Collana Le quattro stagioni edita da G.C.L. Edizioni – diretta da Giancarlo Lisi – pubblicata a luglio 2021. L’immagine di copertina Autunno, olio su tela, è dell’artista Edna Alba Rita Magenga.

Un progetto editoriale che poggia sulle solide fondamenta della poesia. Nulla di più opportuno, quasi essenziale, nel momento storico che attraversiamo, basato sul tempo sospeso e dell’attesa, del dubbio e dell’incertezza. Il rifugio è nelle cose certe che sostengono, l’approdo è nell’accoglienza del bello e del senso che regola l’esistenza umana permettendo di tenerci ancorati a valori che mai dovrebbero sostare in equilibrio precario.
La poesia è tutto questo e tanto altro che nessuna definizione potrebbe circoscriverla in un unico concetto di razionalità, sempre fuggevole, un passo avanti, inafferrabile. Oltre il percepito, il già detto e ancora da dire e ridefinire costantemente alla maniera che più ci appartiene.

L’amore si impara, la paura si instaura

Ragazza noi siamo bugie del tempo/ appesi come foglie al vento di Mistral…(*)

Soggiogati dalla paura siamo diventati il nostro peggior nemico. Qualunque cosa si faccia, qualunque decisione si prenda non lo faremo mai in serenità. La lotta è con noi stessi, l’altro è solo il riflesso della nostra condizione inquieta.
Abbiamo “imparato” la paura, ci siamo seduti ai banchi del terrore instillato giorno per giorno, a dosi quotidiane, prima e dopo i pasti, sempre abbondanti, masticando bocconi amari, frullando intelletto e un coacervo di notizie, dimenticando il cuore, strapazzato alla coque, un ventricolo a terra, l’altro sul divano, le valvole con i sentimenti a pezzi. Gli addominali poi, non ne parliamo, alzano il prezzo quando scatta il rosso mentre le notti vanno sempre in bianco. L’arancione si spreme a merenda e le arance le giochiamo a biliardo, a porta aperta.

Alda: mia madre

Dialogo con Barbara Carniti-Merini

Il 21 marzo ricorre la Giornata Mondiale della Poesia, istituita nel 1999 durante la XXX Sessione della Conferenza Generale UNESCO e patrocinata dallo stesso Ente. Una data scelta non a caso in quanto coincide con la nascita di una delle poetesse più amate del panorama letterario contemporaneo, Alda Merini (Milano 21 marzo 1931 – Milano 1 novembre 2009)

Il decoro della comunicazione efficace ai nostri giorni

La parola a Giuseppe Ausilio Bertoli, sociologo della comunicazione e dei media. Quanto il linguaggio ha influenzato il nostro modo di comunicare. Il parere di un esperto

Parliamo di “Comunicazione” ai giorni nostri in cui la confusione, la sovraesposizione mediatica, il cattivo gusto, le notizie-smentite, le fake news, le aggressioni verbali sono dilaganti. Siamo soliti dire che ci distinguiamo dagli animali per l’uso della parola ma in fondo anche gli animali hanno la parola, foneticamente diversa dalla nostra, cioè emettono versi. La nostra parola invece è stata codificata e ad ogni suono corrisponde un’immagine visiva, emotiva o sensoriale. L’essere umano è poco accorto per natura, ama le scorciatoie, i percorsi prestabiliti, svilisce tutto ciò che dice di amare; ama la natura ma la deturpa, ama la donna ma la stupra, ama le parole ma non ne fa buon uso e spesso le uccide, privandole del giusto decoro.

Le donne di Ravensbrück. Per non dimenticare

L’Olocausto vissuto dalla donne, molte delle quali con disabilità fisiche e mentali, internate nel lager di Ravensbrück

Il 27 gennaio – data prescelta dalla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite perché in quel giorno del 1945 fu liberato il campo di concentramento di Auschwitz – si celebra la giornata mondiale in memoria delle vittime dell’Olocausto, una delle carneficine più brutali del XX secolo, perpetrata ai danni del popolo ebraico dalla Germania di Hitler e dai suoi alleati, che contò circa 15 milioni di vittime.
La persecuzione fu poi estesa ad altri gruppi etnici e religiosi considerati “indesiderabili” e a categorie di persone invise alla politica di elevazione del Terzo Reich della razza ariana, quali Rom, omosessuali, lesbiche, Testimoni di Geova, sacerdoti cattolici, dissidenti politici, disabili, malati di mente, per cui ad oggi si stima che le morti possano essere non ancora esattamente quantificabili e di sicuro superiore ai 17 milioni di cui 5/6 milioni solo ebrei il cui genocidio viene indicato correttamente con il termine Shoah.

Franca Alaimo

POESIA tra passato “prossimo”, presente, futuro

Un vissuto intenso, in cui il gioco delle emozioni, gioiose o sofferte che siano, in un corpo a corpo continuo, ha tenuto in equilibrio il piatto della bilancia in cui la donna e la poetessa si sono fuse e con-fuse dando origine a una delle figure di maggiore rilievo della poesia contemporanea.
Franca Alaimo vive attualmente a Palermo, una vasta e varia produzione editoriale iniziata nel 1991 e tuttora in continua evoluzione. Ha scritto cinque saggi su autori contemporanei: D. Cara,T. Romano, L. Luisi, F. Loi, G. Rescigno ed ha tradotto dall’inglese due sillogi del poeta irlandese Peter Russel. Fa parte del team redazionale La Recherche e centinaia sono le sue recensioni a poeti contemporanei. È presente in numerose Storie della Letteratura italiana e in antologie e siti prestigiosi. Oltre ad aggiungere che è stata tradotta in spagnolo, inglese e tedesco avremmo ancora tanto altro da dire ma di certo risulterà più interessante e gradevole leggerne le dirette considerazioni riguardo alla sua esperienza letteraria e umana.

Rosa d’Onofrio: “Voce” del Seneca 2020

Numerosi i suoi riconoscimenti. Nel 1999 riceve la “Stella al merito del lavoro” dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.

Per la IV edizione del Premio accademico internazionale di letteratura contemporanea L. A. Seneca 2020, la direzione del reading è stata affidata alla professionalità dell’attrice teatrale Rosa d’Onofrio, originaria di Foggia.
L’artista è stata la voce narrante – forte delle sue abilità interpretative – dell’intero repertorio delle opere classificate per le varie sezioni del Premio.
Una lunga carriera alle spalle iniziata, fin da giovanissima, studiando sia il repertorio drammatico che quello comico italiano lavorando con registi del calibro di Nucci La Dogana, Gaetano Capozzi, Renzo Paoletta, Ugo Gregoretti, Sergio De Sandro Salvati.

Trasparenze D’anima

L’arte senza confini di Amalia Testa. Artista eclettica si occupa di pittura, grafica, scultura ed è specializzata nell’arte vetraria, con tecnica Tiffany fin dal 1995

Poesia visiva e tattile, da contemplare e accarezzare, da vivere e sfiorare con mano, con l’affaccio sull’universo cromatico che ruota attorno alla sua poliedrica personalità artistica, in perenne mutamento, forte di una maturazione interiore, conoscenze e abilità professionali acquisite con dedizione e passione innata.
Un linguaggio espressivo di forme e significanze variegate, eppure complementari, se rapportate alle intuizioni creative che non si discostano dalla specificità propria di Amalia, che rivela eleganza e raffinatezza all’occhio, traslata nelle raffigurazioni delle sue opere.

Inma J. Ferrero

Da Madrid: quando la cultura è di casa

Un tramite, un legame tra la poesia italiana – da lei amata e seguita – e quella spagnola e tanta carica umana unita a indubbie competenze letterarie. Inma J. Ferrero vive a Madrid e studia filologia spagnola; poetessa con una spiccata passione per l’haiku derivante non solo da un’attenta analisi critica ma dalla sua estrema capacità di sintesi nel saper cogliere il tutto nel particolare. Fondatrice e direttrice della Rivista letteraria “Proverso” e collaboratrice di “Revista Entreletras”. Direttrice e conduttrice del programma radiofonico “La fusa” di Radio Proverso. Critica letteraria, scrittrice di libretti per l’Opera e molte sue poesie sono state musicate da affermati compositori. Inma è ancora tanto altro in continua fase evolutiva, inarrestabile, alla ricerca continua di sperimentazioni in ambito culturale in cui spazia con naturalezza. Conosciamola meglio attraverso le sue parole, sempre mirate, accorte ed esaurienti

Elisa Zoccheddu

Elisa Zoccheddu è lo specchio naturale della sua poesia, schiva quanto basta per dirti che si apre solo su porte socchiuse e non bussa a quelle chiuse, timida il giusto per quel senso di riservatezza forse tipico di una terra amara e pietrosa, passionale quando trova il bene corrispettivo e sa di potersi lasciare andare come l’onda che si consegna al mare, di cui conosce bene mareggiate e quiete. Tanto equilibrio sperimentato da funambola tra i dubbi che assalgono menti in continua elaborazione esistenziale. Non semplice strapparle anche delle risposte, più semplice se la fiducia diventa il piatto della bilancia anche quando finalmente, decide di affidare le sue poesie a Oceano Edizioni. Ed oggi sono a chiederle di raccontarsi.

Amalia Testa riceve L’Alto Riconoscimento “Apollo e Dafne”

L’artista sanseverese alla Biennale internazionale d’Arte “Barocco salentino” 2020

Accademia “Italia in Arte nel Mondo” - Art and Human Rights lancia un forte segnale di ripresa in campo culturale con il progetto ambizioso della “Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea “Barocco salentino” 2020 che ha visto protagonista la città di Mesagne (BR) dal 13 al 19 agosto presso il Castello normanno svevo.
L’evento infatti, pur nel rispetto delle regolamentazioni sanitarie in atto, ha inteso dare il suo contributo per il risveglio culturale dopo la stasi dovuta all’emergenza che ha messo a dura prova un settore già abbastanza provato come quello artistico con la convinzione che, se l’uomo non eleva se stesso attraverso la bellezza, espressa con forme e diverse modalità, andremo incontro a un costante e lento imbarbarimento della società e alla caduta dei principi etici e morali che la regolamentano. D’altronde “Italia in Arte nel Mondo” da anni è un importante punto di riferimento per artisti a largo respiro internazionale e un faro per la difesa dei diritti umani.

Mesagne faro artistico con “Barocco salentino”

In Puglia la prestigiosa Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea “Barocco salentino” ad opera dell’Accademia “Italia in Arte nel Mondo” – Art and Human Rights

Successivamente all’ultima, superba Convention d’Arte, tra le più importanti d’Europa, presso l’Antico Teatro Apollo di Lecce del 18 dicembre 2019, si terrà a Mesagne in provincia di Brindisi dal 13 al 19 luglio 2020 la Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea “Barocco salentino", nel più ampio contesto del barocco europeo.

Simone Bilancia

Giovane talento artistico di Capitanata

Parliamo d’arte con riferimento ai giovani talenti che emergono pur se l’arte l’hanno sempre avuta nel sangue, crescendo “a pane e colori”, respirandola fin dai primi vagiti.
Simone Bilancia, nasce a San Severo nel 1987 e di certo conferirà lustro alla nostra cittadina di Capitanata sulle orme del padre, il maestro Dino Bilancia (pittore, scultore, incisore).
Si dedica alla pittura fin da piccolo e nel corso degli anni ne acquisisce padronanza frequentando il laboratorio del genitore. Le sue fondamenta sono lo studio del corpo umano, in cui ricerca la plasticità sensuale. Ha già partecipato a numerose mostre riscuotendo ottimi consensi.



A tu per tu con... Nicola Napolitano

Il docente di economia appassionato di fotografia, viaggi, musica e di racconti storici

Non solo Autori di Oceano Edizioni ma persone, con una vita fuori dal contesto letterario che in pochi conoscono e che io spesso ho imparato a conoscere, considerando non solo il testo da editare ma la mano che ha coniugato l’opera, interagendo e creando rapporti di stima e affetto duraturi negli anni, come nel caso di Nicola Napolitano.
Interviste in cui limiterò i miei interventi affinché sia l’Autore/Persona a dialogare con il lettore.

A tu per tu con... Serenella Siriaco

Il magistrato che si è sempre battuto in difesa dei principi di legalità, giustizia e libertà

Non solo Autori di Oceano Edizioni ma persone, con una vita fuori dal contesto letterario che in pochi conoscono e che io spesso ho imparato a conoscere, considerando non solo il testo da editare ma la mano che ha coniugato l’opera, interagendo e creando rapporti di stima e affetto duraturi negli anni, come nel caso di Serenella Siriaco.

Interviste in cui limiterò i miei interventi affinché sia l’Autore/Persona a dialogare con il lettore.

A tu per tu con... Estela Soami

Nata a Lugano, cresce in un piccolo paese in collina dove trascorre la sua infanzia. Ama la natura e in particolare i suoi boschi, fonte di ispirazione poetica per descrivere le sue emozioni

Non solo Autori di Oceano Edizioni ma persone, con una vita fuori dal contesto letterario che in pochi conoscono e che io spesso ho imparato a conoscere, considerando non solo il testo da editare ma la mano che ha coniugato l’opera, interagendo e creando rapporti di stima e affetto duraturi negli anni, come nel caso di Estela Soami, oggi residente a Mendrisio Svizzera.
Interviste in cui limiterò i miei interventi affinché sia l’Autore/Persona a dialogare con il lettore.

In foto Estela Soami con Alessandro Marcucci Pinoli di Valfesina

Torneremo a guardare il mare

Essere a casa, sempre, uno stato mentale, diverso dagli spazi abitativi, dai recinti strutturali, dalle pareti addomesticate da regole comportamentali, interne/esterne, ordinarie/disordinarie, appartenenti a un arredo che esula da necessità effettive.
Sì, sono a casa.
Così come l’oggetto, posizionato tra me e la finestra a riempire un vuoto che non avrei considerato se oggi non mi fossi accorta che tra me e la finestra esistono ostacoli, opportunatamente delimitanti, per non cedere alla tentazione di prendere troppe boccate d’aria.
Solo ieri l’aria era un bene scontato e ne facevo scorpacciate ignara, tranne poi infilare due dita in gola e spargerla in una sola parola. Bulimica per eccesso, ogni volta che volevo sentirmi ad alta quota.
E bastavano due dita come sempre per liberarmi dell’eccesso. L’aria continua ad avere il suo aspetto seducente, ammaliante, un richiamo erotico il profumo dell’erba – umida quanto basta – a cui è difficile sottrarsi; mi guarda, mi tenta. Cedo.

Intervista a Patricia Monica Vena

Scrivere è il suo principale mezzo di comunicazione; attraverso la parola scritta riesce ad esprimersi e ad esternare i suoi contenuti profondi

Non solo Autori di Oceano Edizioni ma persone, con una vita fuori dal contesto letterario che in pochi conoscono e che io spesso ho imparato a conoscere, considerando non solo il testo da editare ma la mano che ha coniugato l’opera, interagendo e creando rapporti di stima e affetto duraturi negli anni, come nel caso di Patricia Vena, oggi residente a San Benedetto Del Tronto. Interviste in cui limiterò i miei interventi affinché sia l’Autore/Persona a dialogare con il lettore.






Amalia Testa tra Atene e New York

Ulteriori conferme al suo talento artistico

L’artista sanseverese – pittrice, grafica e scultrice – porta il nome della nostra città oltre oceano rientrando nella “Selezione Speciale New York.
Dal 5 all’8 marzo 2020 infatti, sarà presente presso la “Prince Art Gallery e Iconart Magazine” con l’opera in catalogo che ha battuto l’asta: “Opera nell’opera” – Digital graphic technique, 2016 – cm 80x90. Titolo non casuale in quanto trattasi di un’elaborazione in arte digitale costituita dalla fusione di due opere dalle cromie fantasmagoriche e vivaci. Dualismo che si riscontra anche nella bellezza surreale e vitale allo stesso tempo che confonde e accende sensazioni multidirezionali.

Maria Teresa Infante ringrazia

A Palazzo D’Araprì di San Severo, presenta la sua ultima silloge dal titolo “Collisione d’interni”

Collisione d’interni, Il Convivio Editore, l’ultima delle sette sillogi poetiche pubblicate da Maria Teresa Infante. è stata presentata, sabato 25 gennaio 2020, in anteprima a San Severo (FG), città in cui l’autrice risiede.
Presso la prestigiosa struttura del Palazzo D’Araprì, alla presenza di un pubblico interessato, la serata è stata moderata dal giornalista pubblicista Beniamino Pascale, redattore del quotidiano di Foggia l’Attacco e Direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di San Severo. A relazionare sulla poetica e sui contenuti di Collisioni d’interni, è intervenuto il poeta, scrittore di Foggia Alfonso Graziano, che già nella sua recensione al libro ha definito la poesia della Infante “poesia onesta” come direbbe Saba.

Articoli di Maria Teresa Infante La Marca

Collaboratori

Programmi in tv oggi
guarda tutti i programmi tv suprogrammi-tv.eu
Ascolta la radio
Rassegna stampa