I diritti inalienabili di ogni essere umano

Una concezione filosofico-politica accolta come fondamento giuridico dalle Costituzioni moderne

I fatti di Giulio Regeni, di Patrick Zaki e in questi giorni di un altro studente egiziano, Ahmed Samir che frequentava un master biennale in sociologia presso la Central European University con sede a Vienna, arrestato senza accuse, sono emblemi di tante violazioni dei diritti umani nel mondo.
Gli abusi, le intimidazioni denotano con evidenza il disprezzo non solo dei diritti umani, ma anche del rispetto e della dignità dei detenuti.

Gli abusi, le intimidazioni denotano con evidenza il disprezzo non solo dei diritti umani, ma anche del rispetto e della dignità dei detenuti.
Giulio Regeni, dottorando italiano iscritto all’Università di Cambridge, fu catturato e torturato a morte dalla National Security egiziana il 25 gennaio 2016; accusato di spionaggio e di essere un agente straniero, il suo corpo fu ritrovato nudo e atrocemente mutilato il 3 febbraio in un

La Magna Charta Libertatum
il documento che ha cambiato la storia

fossato, lungo l’autostrada del deserto che collega Il Cairo ad Alessandria. Stava facendo una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani presso l’Università Americana del Cairo.

Patrick Zaki, attivista e ricercatore egiziano iscritto all’Università di Bologna, è tuttora trattenuto in Egitto; dall’8 febbraio 2020 è in detenzione preventiva fino a data da destinarsi, con l’accusa di propaganda sovversiva, istigazione alla protesta e istigazione al terrorismo.
Colpevole di aver difeso i diritti umani”, così Zaki ha salutato la sua famiglia.
Che cosa sono per noi i diritti umani, perché ancora oggi ci sono violazioni più o meno occulte o palesi dei diritti alla vita, alla libertà di pensiero, all’uguaglianza? Perché ciò accade?
Cicerone e gli stoici come Seneca, Epitteto e Marco Aurelio, parlavano di tutti gli uomini come cittadini del mondo (cosmopolitismo), come fratelli, ma non vi erano richieste giuridiche e ritenevano che il diritto fosse al di sopra della legge dello Stato.

Nelle Institutiones del Corpus iuris civilis l’imperatore Giustiniano (533 d.C.) affermava che ma tale dichiarazione non abolì la schiavitù.
L’insieme delle regole emanate dallo Stato e che fanno da guida agli uomini di una determinata società, costituisce il diritto positivo che è sorto molto prima dell’odierna concezione di Stato. Il diritto positivo in massima parte deriva da norme religiose, proprio per l’antica sacralità del diritto inteso come emanazione della volontà divina.
Infatti in quasi tutte le società primitive, l’attività sacerdotale e quella giurisdizionale coincidevano nella stessa persona.
Fino ad Hegel dominava l’opinione di un principio superiore al diritto positivo cui la legge stessa doveva adeguarsi, che coincideva nel diritto naturale e che doveva prevalere su quello positivo (Bacone).
Anche Rousseau, sebbene affermasse che il diritto fosse una invenzione della società, insistette sull’importanza del diritto naturale.


ELEANOR ROOSEVELT
presenta la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani


Accanto ai diritti naturali ci sono i diritti civili dei singoli Stati. Il civis gode di uno status giuridico di libertà e di dignità che spesso corrisponde ad avanzate richieste di diritti umani; in Inghilterra le garanzie giuridiche vennero strappate ai re, la Magna Charta Libertatum nel 1215, la Petition of Right nel 1628, l’Abeas Corpus Act nel 1679 e il Bill of Right nel 1689.

Sarà così che nel 1776 in Virginia verrà approvata la prima Dichiarazione d’Indipendenza e si fisseranno i diritti inalienabili:

Tutti gli uomini sono di natura egualmente liberi e indipendenti ed hanno diritti innati di cui non possono essere privati, il diritto alla vita, alla libertà ed al possesso della proprietà ed il diritto di perseguire e realizzare la felicità.


A questa Dichiarazione fece seguito la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino formulata dall’Assemblea nazionale costituente francese nel 1789; tale Dichiarazione pose l’accento sui diritti naturali dell’uomo, principi ispirati anche dalla dottrina di Rousseau e dalla necessità della separazione dei poteri, teoria sostenuta da Montesquieu. Coloro che formularono tale documento intesero dare valore universale alla Dichiarazione e posero le basi di un nuovo assetto costituzionale.

Oggi i diritti umani sono elementi essenziali ed integranti di ogni Costituzione di quasi tutti gli Stati. Amnesty International è nata per difendere questi diritti, il loro fondamento, la dignità umana e denunciare qualsiasi violazione.

Parlare di dignità dell’uomo significa dare valore all’uomo in sé, in quanto tale, anche agli occhi degli altri e la giustificazione dei diritti umani, non ha solo carattere religioso e filosofico, ma anche sociale. Alla domanda: Perché un individuo ha dei diritti? Non c’è una risposta univoca.
Non possiamo che concludere con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, promulgata nel 1948 dopo le efferatezze compiute durante la seconda guerra mondiale, che costituisce la base di un mondo fondato su libertà, giustizia e pace e sancisce il valore supremo della persona umana, valore che ha la sua origine nella connaturata dignità dell’uomo.

Posted

17 Feb 2021

Attualità e tendenze


Tina Ferreri Tiberio



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