Un numero seriale

(Monfregola Vincenzo)


Porto la mia stella di stoffa sul petto,
é gialla, all'altezza del cuore.
Come un girasole messo alla luce
cerco i raggi più caldi
tra le macerie di una guerra ignorante.

Denudato e timbrato,
divento un numero seriale.
Urla, minacce,
scossoni.
Assurda
l'umanità perduta.

Ritrovo i miei occhi
tra le linee irregolari
di uno specchio rotto,
il solco violaceo
diventa cornice del mio sguardo
per annunciare una fine vicina.

Lascerò questo mondo in silenzio
ma voglio l'impronta perfetta
della mia anima
per baciare la vita al tramonto
nell'ultimo campo di grano.