Perfetti sconosciuti

(Castillia Vicente)


Avrei voluto dimenticare il tempo
di quando il mondo
mi crollavo addosso
quando i pensieri
erano i miei affanni
ed i sogni i miei inganni.
Dimenticare le notti insonni
ed i silenzi
che consumavano i ricordi
gli sbagli, le paure
di una vita vissuta
camminando a fatica.
Ma in fondo
doveva andare cosi
ed adesso sono qui
al di la di un muro
fatto di idiozia
ad occhi bassi sono qui
a cercare
fra quel che ho perso
un ricordo a cui
mi ostinò a dare un senso
che va al di la
di questa malinconia
uno sguardo
a cui ho dato un anima
che tu hai chiamato follia.
Credevo fosse amore
invece erano sogni
che ho consumato
in giri di parole
e cento, mille volte
ho maledetto
di aver ancora una volta
dato credito al cuore
ed hai suoi inganni.
Ma nonostante tutto
anche se il tempo passa
come tutto passa
questa tristezza
non lascia la mia faccia
ed ancora una volta
indosso questa maschera
e nella rassegnazione
seppellisco il cuore
in fondo all'anima.
Piove
finalmente piove
su queste parole
e sopra i tuoi silenzi
e nella tempesta
nascondo queste lacrime
che lasciano in bocca
l'amaro del pianto.
In fondo siamo stati
perfetti sconosciuti
come tu hai sempre detto
ancor prima
di esserlo diventati.