Come duole partorire un pianto

(Trapasso Maurizio)


Il velo dell'oscurità si complica coi fili del vento
e gli occhi della notte bruciano le sue lacrime col sole
come rugiada notturna che cade,

cade,

cade,

cade sull'asfaltico cuore che si rovina tra le unghie dei piedi
e dolgono camminando per le strade piene di fantasmi.


Il cielo corruga le sue sopracciglia e lancia un temporale di grandine sulla testa degli uccelli
che crollano come foglie secche sulle radici degli alberi,
e si sente il lamento dell'anima che geme,

geme,

geme,

geme come una melodia di piano che ci scuote fino alle ossa
e si rompono di dolore, come le pareti delle pupille ogni volta che partoriscono un pianto.