Finalmente tu

(Marseglia Fausto)


Trascinavo la mia esistenza
in uno stanco vuoto...
come un orto infecondo
pieno di gramigna.
Sei apparsa...
come baleno
a illuminar la notte...
come bagliore
di una stella cometa...
come uragano
che scuote e travolge...
come sorriso
che asciuga una lacrima...
come balsamo
che lenisce ferite…
come acqua di fonte
che placa la sete…
come arcobaleno
dopo la tempesta.
Hai fatto vibrare
il mio cuore
come una corda
di violino abbandonato…
ma ancora capace
di suonare lo spartito
di quella musica antica
che si chiama amore.