Falena

(Sancino Elisabetta)


Oggi il mondo è una danza tumultuosa
di foglie che turbinano come chiocciole
dai rami ossuti del sorbo.

L'alzaia affoga nell'ombra
ma nei campi la luce è affondo viscerale,
a Nord le Alpi si stagliano contro il cielo intonso
con un nitore che lascia senza parole.

I cigni sfilano imperturbabili
sull'ardesia increspata del canale,
prodigi piumati di atroce candore,
custodi di una calma ancestrale.

Quale mano forgiò una tale bellezza
e volle concepire me,
che inciampo nella corsa del tempo
e mi lascio sferzare da questo vento
senza opporre difese?

Non ho risposte,
ma so che voglio continuare
il mio vorticoso mulinare attorno alla vita:
forse finirò nell'ottavo cielo
forse mi smarrirò volando,
come una falena impazzita.