Coni d'anima

(Cavallaro Maria)


Mi volto indietro
e cammino
sui miei intorpiditi pensieri ,
ricordo tutte le volte
che ho bevuto l'alba
stringendo il cuscino
e gronda ancora
l'acqua delle mie malinconie,
disegnando
condor in volo
in spazi ristretti,
coni d'anima
bruciati dal silenzio
che si barrica dentro
e pulsa sotto la pelle tesa.
Schiaccerò
questo deserto di cellule
e tratterrò con adunche mani
la vita che sfugge
sulle mie spalle curve,
lì dove il tempo rinasce,
nel suo divenire carne
tra le mie braccia tese.