Il futuro, il mondo che verra'

(Giovagnetti Elzide)


Nessuna alchimia, né incanto,
è appeso il quadro che sarà,
dipinto da noi esaltati in corsa,
burattini manovrati con fili distorti
da screanzati nella società.
Un ammasso di mattoni,
riflesse proiezioni da prototipi impazziti,
accantonati da geni di mostruosità.
Strade anonime e deserte,
labirinti di cemento senza ombre,
in verticale fino al sole…
Fuori, osserva una bambina,
seduta sul legno invecchiato,
a pieghe la gonna, rossa di colore
i capelli al vento, gialli come il sole.
Fuori osserva la bambina,
di colore oro è il seme
disegnato da un umano
sulla minuscola mano.