Un legame indissolubile per la sopravvivenza umana
La pace è uno dei concetti più antichi e universali dell’umanità, un ideale che ha ispirato poeti, filo-sofi, leader politici e spirituali nel corso dei secoli. Sebbene spesso associata all’assenza di guerra, la pace è molto più di una semplice cessazione delle ostilità. Essa abbraccia una gamma di significati e dimensioni che includono la giustizia sociale, l’armonia personale, la stabilità politica e la so-stenibilità ambientale. Questo articolo esplorerà diverse prospettive sulla pace, esaminando le sue implicazioni storiche, filosofiche, sociali ed economiche.
Esempio di umiltà, saggezza, amore e generosità verso i più bisognosi
Mentre mio padre era al fronte, ricordo ancora le mie paure quando, con mia madre, mi precipitavo nei rifugi scavati nei terreni dell’azienda agricola di mio nonno paterno, per evitare le bombe. In quel periodo, e parlo degli inizi anni ’40, al calar della notte, un aereo misterioso e solitario denominato “Pippo” sorvolava costantemente i cieli del nord Italia terrorizzando tutti. – Così esordì Sergio Camellini, nato a Sassuolo in provincia di Modena, quando gli chiesi di parlarmi un po’ di se e della sua vita, seduti ad un bar della centralissima via Emilia a Modena, mentre sorseggiavamo un caffè.
Membro della Società Italiana di Sessuologia Clinica e Psicopatologia Sessuale, Sezione Speciale Società Italiana di Psichiatria; psicologo clinico e biopsicosessuologo “per passione”, poeta “di professione”.
Punto di incontro tra oriente e occidente, è una città dai mille volti, tutti da scoprire
Bari… un esempio di razionalità, figlia di quell’illuminismo che il generale francese Gioacchino Murat, re di Napoli e maresciallo dell'Impero con Napoleone Bonaparte, portò in città agli inizi dell’800. Visto dall’alto, il reticolo delle sue strade è perfetto, rette parallele che intersecano vie perpendicolari a formare angoli retti come in un lemma geometrico, a tal punto da poter dire (vecchio detto popolare): Ce Parìgge tenèsse u mare avèv’a ièsse na piccola Bbare ovvero “Se Parigi avesse il mare sarebbe stata una piccola Bari”.
Cos’è la felicità? Qual è il vero significato della parola felicità? Non è così semplice da definire. Collegata al benessere psicologico e fisico è alla base del soddisfacimento personale, dell’appagamento e dell’autostima
Il tema della felicità ha da sempre interessato filosofi, scrittori, poeti e persone comuni che hanno posto l’accento sull’aspetto conoscitivo e riflessivo e sulla componente emozionale. Le emozioni sono importanti nella nostra vita, sono linfa vitale per trarre quegli stimoli che ci sorreggono ogni giorno nella quotidianità, nel nostro rapportarci con gli altri. Siamo sempre alla costante ricerca di sensazioni che ci facciano star bene, di quello stato di benessere chiamato felicità. Ma cosa è la felicità? Ce lo chiediamo sempre...
Il profeta della non-violenza alla costante ricerca della verità che riuscì a fermare l’Impero Britannico
Una delle personalità più stra-ordinarie ed influenti del Nove-cento, è riuscito a liberare il suo paese dal colonialismo senza spargimenti di sangue e profes-sando la fratellanza
LA GRANDE ANIMA
Nato il 2 ottobre 1869 a Portbandar, nell’India coloniale, da secoli sotto il controllo britannico, Gandhi cresce adorando il dio indù Vishnu e se-guendo il Giainismo, un’antica reli-gione indiana moralmente rigorosa che sposa la non violenza.
Le sue opere, di immenso valore, sono le più conosciuti al mondo, dalla Statua della Libertà alla Torre che porta il suo nome
Gustave Alexandre Eiffel nacque il 15 dicembre 1832 a Digione, in una famiglia borghese di origine tedesca di nome Bönnickhausen trasferitasi in Francia nel XVII secolo.
Il nonno, ritenendo il proprio cognome difficilmente pronunciabile dai francesi, aggiunse il nome Eiffel, prendendo spunto dal suo luogo nativo situato nella regione tedesca dell’Eifel. Gustave cambiò ufficialmente il suo nome nel 1879.
Seguì gli studi di ingegneria chimica all’école des Arts et Métiers.
A lui si deve la progettazione e realizzazione di alcune delle meraviglie più straordinarie mai realizzate, simboli per eccellenza della democrazia e della libertà: la torre Eiffel e la Statua della Libertà, scaturiti entrambi dalla sua mente geniale.
Srebrenica. In Europa alla foce della notte e Veza Canetti. Autodafè di un amore, i libri del meritato successo del professore di Filosofie giuridiche e religioni del Medio ed Estremo Oriente alla VI Edizione del Premio Seneca
– Dopo aver conseguito la laurea presso l’Università degli Studi di Bari in Sociologia e Filosofia del Diritto e in Diritto Costituzionale, ho approfondito i miei studi nella Westfälische Wilhelms-Universität di Münster, occupandomi di Epistemologia giuridica, Ermeneutica filosofica e Teoria del diritto. Sussessivamente sono stato un paio di anni in Uruguay in qualità di Coor-dinatore di un progetto di cooperazione culturale in un incarico governativo dell’Unione Europea.
Così esordisce Gianfranco Longo, nato a Bari nel 1965, quando gli chiedo di parlarmi un po’ di se e della sua vita, mentre siamo seduti in un bar della centralissima via Sparano a Bari, nei pressi del-l’Ateneo dove insegna nel Dipartimento di Scienze Politiche.
La generazione del III millennio, di chi fin dalla nascita ha vissuto a contatto con i mezzi di comunicazione e nuove tecnologie informatiche: computer, tablet, smartphone
Prima dell’avvento della tecnologia digitale e dei social network, gli strumenti di comunicazione che consentivano i rapporti interpersonali erano abbastanza limitati. Con l’evoluzione della connettività, l’interazione tra le persone ha raggiunto proporzioni notevoli soprattutto nel mondo virtuale.
I nativi digitali costituiscono oggi una nuova generazione nata dall’introduzione della tecnologia digitale, che consente loro di organizzare, pianificare e interagire attraverso dispositivi come il computer o il cellulare.